Genio: anche i provider fanno welfare
di Valentino Santoni*
Eudaimon, una delle maggiori società italiane che sostengono le imprese nelle fasi di implementazione di piani di welfare aziendale, ha appena introdotto un insieme di misure rivolte ai propri dipendenti. Il progetto si chiama “Genio” e si propone di fornire una risposta ai bisogni sociali dei 40 collaboratori dell’impresa.
Grazie all’esperienza maturata negli anni nel settore, Eudaimon ha messo in piedi un piano di welfare incentrato sulla conciliazione vita-lavoro, sul sostegno alla famiglia e sulla salute. Secondo Alberto Perfumo, Amministratore Delegato di Eudaimon, “Genio non è un programma alimentato con le risorse dei lavoratori, non c’entra nulla con la retribuzione e vuole fortemente rispondere ai bisogni sociali. Per questo motivo, Eudaimon ha privilegiato la famiglia e la salute delle sue persone e su queste ha deciso di offrire dei supporti concreti”.
L’impresa ha quindi volutamente escluso dal progetto quell’insieme di strumenti – come i cosiddetti fringe benefit (buoni acquisto, buoni pasto, buoni sconto, ecc.) – che poco hanno a che fare con la logica sociale del welfare.
“Il programma crescerà nel prossimo futuro sulla base di un disegno fatto inizialmente attraverso la fase di ascolto e saranno previsti anche altri ambiti, come la previdenza”, ha proseguito Perfumo. “Per fare ciò sarà fondamentale dialogare con i nostri collaboratori e comprendere anche il punto di vista dei lavoratori”.
*Il seguente articolo è stato pubblicato su Secondowelfare.it, il 19 dicembre 2017