A Torino nasce il polo It del welfare aziendale
di Christian Benna*
Cari colletti bianchi dite addio (o quasi) ai ticket restaurant e alla scrivania fissa. A Torino nasce il polo innovativo, con oltre 100 persone impiegate, che rivoluzionerà i benefit per i dipendenti e la gestione hitech delle risorse umane. E che fisserà gli standard (mobili) degli impiegati e dei dirigenti di domani: meno ufficio e meno buoni pasto, ma più servizi alla persona e micromobilità.
Per capire le traiettorie del pianeta HR nella galassia post Covid bisogna incrociare l’attività di TeamSystem, la società di soluzioni digitali fondata a Pesaro, che fattura 411 milioni di euro e che continua a fare shopping a Torino di imprese innovative. Dopo aver acquisito Skylab (l’It per la gestione delle risorse umane), poi Euresys (software per l’Hr) ed Evolution Fit (servizi benessere e fitness), TeamSystem investe ancora in città. E compra il 51% di Beneficy, piattaforma low cost dei benefit flessibili per le aziende creata da Gianluca Moretto.
L’operazione, che porta a oltre 10 milioni gli investimenti di TeamSystem in città, è stata seguita nella consulenza legale dall’avvocato Luca Mastromatteo socio di Gianni, Origoni, Grippo e Cappelli e dallo studio Laward. «Con questa acquisizione — spiega Federico Leproux ad di TeamSystem — creiamo un polo del welfare aziendale competitivo su scala nazionale nelle soluzioni tecnologiche e nei servizi offerti alle imprese».
La novità infatti sta nell’aggregazione delle quattro startup torinesi. Che avranno una sede unica in centro città e che si integreranno nella proposta per le aziende. Insieme impiegheranno 100 persone.
Il tassello mancante al nuovo welfare aziendale arriva proprio da Beneficy. La società continuerà a essere guidata da Gianluca Moretto e si presenta come un marketplace; una sorta di Amazon o eBay ma specializzata nei benefit aziendali. Infatti non si comprano prodotti. Ai dipendenti delle società che attivano accordi di welfare aziendale basta navigare sulla piattaforma Beneficy per spendere i propri crediti virtuali. Nel paniere ci sono più di 10 mila servizi offerti. E si tratta di benefit flessibili e quindi personalizzabili.
C’è chi li utilizzerà in servizi per la persona, assistenza ai genitori anziani, o per i libri scolastici dei figli, e chi invece sceglierà la palestra o l’abbonamento ai monopattini. «Fino a qualche anno fa il welfare aziendale era una prerogativa dei gruppi multinazionali, ma oggi, grazie alle agevolazioni fiscali, sempre più Pmi si stanno avvicinando al tema per migliorare la qualità della vita dei propri dipendenti e per attrarre nuovi talenti sul mercato», commenta Moretto. «L’acquisizione — spiega Leproux — rientra in una più ampia strategia volta ad implementare un’offerta sempre più ampia di prodotti ad alto contenuto tecnologico».
*Il seguente articolo è stato pubblicato su Corriere della Sera, il 29 maggio 2020