127 progetti per conciliare vita e lavoro
Al via il progetto #Conciliamo promosso dal ministero della Famiglia e delle Pari opportunità guidato dalla ministra di Italia Viva Elena Bonetti per conciliare tempi familiari e tempi del lavoro: è stato pubblicato ieri sul sito del dipartimento il decreto di approvazione della graduatoria delle proposte progettuali.
Si tratta di 74 milioni di euro destinati a progetti di welfare aziendale «volti a consentire lo sviluppo di azioni su misura per le famiglie e per migliorare la qualità della vita di mamme e papà lavoratori». Sono 127 i progetti selezionati, presentati in tutta Italia da imprese grandi e piccole oltre che da consorzi e gruppi di società collegate o controllate, anche in forma associata.
«Con la pubblicazione della graduatoria abbiamo portato a compimento un altro impegno per cambiare la qualità della vita delle famiglie e costruire un modello più giusto, in cui i tempi della vita, quelli della famiglia e del lavoro sono riconosciuti e davvero armonizzati», commenta la ministra. «È il segno di un Paese che torna a investire nel suo futuro: nei desideri e nelle esperienze delle donne e degli uomini, nel diritto a un lavoro davvero umano, nella vita delle famiglie, nelle nuove generazioni, nella scelta di essere genitori che è valore e bene e futuro per tutti».
Al centro dei progetti presentati c’è non a caso il finanziamento dei servizi per l’infanzia, a partire dagli asili nido. Anche con l’obiettivo di “fare rete” tra le aziende in modo da permettere alle attività più piccole di appoggiarsi a realtà più grandi. Ma non solo infanzia: le cure familiari che gravano sulle lavoratrici o aspiranti tali comprendono anche la cura degli anziani e dei disabili. Gli obiettivi di #Conciliamo sono molteplici: «Il rilancio demografico, l’incremento dell’ occupazione femminile, il riequilibrio dei carichi di lavoro fra uomini e donne, il contrasto all’ abbandono degli anziani, il supporto della famiglia in presenza di componenti disabili».
I servizi dei 127 progetti sono naturalmente rivolti sia alle lavoratrici sia ai lavoratori, nell’ottica di un’equa ripartizione dei compiti familiari che è anche un obiettivo strategico delle politiche sociali del Pnrr assieme all’ aumento del tasso di occupazione femminile (da qui le cosiddette quote rose e giovanili inserite nel Piano, ossia la clausola dell’ assunzione del 30% di donne e giovani per le imprese che vorranno partecipare ai progetti). Ma è chiaro che, come ha ricordato ieri la stessa Bonetti, sono le donne le principali beneficiarie di #Conciliamo. Soprattutto nel Sud Italia dove è occupata solo una donna su due.
«Non c’ è democrazia senza il pieno raggiungimento della parità di genere – ricorda Bonetti -. Le donne hanno pagato il prezzo più alto della pandemia. Sul lavoro, nell’ imprenditoria, in ambito domestico. Il Covid non ha creato la disuguaglianza di genere ma certo la ha amplificata».
*Il seguente articolo è stato pubblicato su Sole 24 Ore, l’11 settembre 2021