EssilorLuxottica: settimana corta per i lavoratori delle fabbriche italiane

da Dic 1, 2023Rassegna Stampa

EssilorLuxottica ha firmato un nuovo contratto integrativo aziendale per il triennio 2024-2026 che introduce la settimana corta per i lavoratori delle fabbriche italiane. I dipendenti potranno ritagliarsi 20 giornate all’anno, per lo più il venerdì, senza perdere retribuzione. L’accordo prevede anche 1.500 assunzioni a tempo indeterminato e un rafforzamento del welfare aziendale.

di Cristina Casadei*

«In un’epoca di grandi trasformazioni economiche e sociali emerge l’urgenza di ridisegnare nuovi modelli organizzativi delle aziende per guidare il cambiamento verso percorsi che riconoscano e premino le professionalità e le eccellenze del nostro Paese», sostiene il presidente e amministratore delegato di EssilorLuxottica, Francesco Milleri.

La visione del manager si è concretizzata con l’accordo sindacale sul nuovo contratto integrativo aziendale per il triennio 2024-2026 che porta nelle fabbriche italiane la settimana corta, con 20 giornate all’anno che i lavoratori potranno ritagliare per sé, per lo più il venerdì. La riduzione di giornate di lavoro sarà finanziata in larga misura dall’azienda, in minima parte con istituti individuali. La nuova organizzazione a cui i lavoratori potranno aderire volontariamente sarà infatti a parità di stipendio.

Il ruolo di apripista per le fabbriche

Nell’industria, il gruppo fa da apripista su una misura che amplia la conciliazione vita lavoro per tutti, non solo per chi lavora negli uffici, e riafferma la centralità del benessere dei lavoratori. La lunga storia di dialogo con le persone e le parti sociali che ha da sempre caratterizzato Luxottica, «si concretizza in un accordo ispirato a principi di equità e inclusione, in cui il talento del fare ricopre un ruolo centrale. Un patto di lungo periodo, che permette a EssilorLuxottica di valorizzare il made in Italy rendendo gli impianti italiani sempre più competitivi per l’eccellenza delle loro produzioni e alle sue persone di programmare con maggiore sicurezza il proprio percorso di vita e di lavoro», dice Milleri.

L’accordo sindacale

L’accordo firmato ieri sera con Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil sul nuovo contratto integrativo aziendale riguarda quasi 15mila lavoratori degli stabilimenti di Agordo, Sedico, Cencenighe Agordino, Pederobba, Lauriano (Torino) e Rovereto (Trento), e disegna una nuova frontiera dell’organizzazione del lavoro in Italia, ispirata a principi di equità e inclusione. Negli stabilimenti il nuovo modello di organizzazione concilia il tempo di vita privata delle persone con l’esigenza di continuità e programmazione delle attività aziendali: il faro è infatti la flessibilità produttiva. Entrando nel merito, la nuova organizzazione verrà introdotta in via sperimentale in alcuni reparti e aree produttive. Chi sceglierà volontariamente di aderire al nuovo modello orario con “settimane corte” potrà ritagliare per sé e per le proprie esigenze personali venti giornate l’anno, per lo più il venerdì. Senza impatti sulla retribuzione. Due le possibili opzioni. Nella prima, l’azienda copre 15 giornate, mentre le restanti 5 sono coperte con i permessi individuali retribuiti. In questo caso l’azienda integra in parte tramite welfare, in parte tramite busta paga. Nella seconda, l’azienda copre 13 giornate. Le restanti 7 giornate sono coperte con i permessi individuali retribuiti. In questo caso la retribuzione è interamente in busta paga.

Il lavoro smart si avvicina alla fabbrica

«Il nuovo contratto aziendale permetterà di realizzare un livello di conciliazione importante anche a vantaggio di coloro che il lavoro non se lo possono portare a casa, avvicinando le fabbriche alle nuove modalità di lavoro smart – interpreta il direttore risorse umane del gruppo, Piergiorgio Angeli -. È una flessibilità a doppio binario, perché mentre tutela il reddito e libera tempo e spazi personali, ritorna all’azienda in termini di dinamicità e sostenibilità nel lungo periodo, aprendo l’opportunità di un posto fisso e stabile a oltre 1.500 nuovi colleghi».

Le nuove assunzioni

L’integrativo oltre alla nuova organizzazione del lavoro, porterà anche 1.500 assunzioni a tempo indeterminato, attraverso la stabilizzazione di lavoratori con contratti a termine o in somministrazione. Il consolidamento di nuove risorse e competenze e il forte impulso alla formazione, comunicazione e sviluppo professionale rappresentano per il gruppo e i sindacati un investimento sul futuro competitivo delle fabbriche italiane, garantendo stabilità dell’occupazione. Come spiega Milleri, «abbiamo immaginato una nuova via in cui artigianalità e industria si armonizzano riconoscendo un ruolo centrale alle capacità e alla passione delle nostre risorse. Crediamo che solo puntando sull’eccellenza e su fattori abilitanti come la formazione continua, l’innovazione di prodotto e la capacità di eseguire lavorazioni di alto artigianato potremo sostenere la crescita industriale del Paese. L’accordo appena firmato vuole essere un primo, ma deciso passo verso tale obiettivo».

Il welfare di territorio

Con il nuovo accordo integrativo evolve anche il sistema di welfare che cresce per rendere sempre più forte l’azione di responsabilità sociale verso i dipendenti e i territori. Nasce infatti il nuovo Fondo Welfare per la Conciliazione, istituito per sostenere iniziative per le maestranze che possano svilupparsi oltre i perimetri aziendali per abbracciare le comunità più ampie, con un’attenzione particolare ai più vulnerabili in sinergia con il territorio. Oltre alla dotazione iniziale di un milione di euro sostenuta interamente da EssilorLuxottica, il Fondo potrà beneficiare del contributo solidaristico dei singoli lavoratori, che potranno donare ore di permesso retribuito, il cui valore economico sarà ogni volta raddoppiato dall’azienda. L’iniziativa vuole rinsaldare il senso di comunità e la compartecipazione al benessere collettivo che sono alla base dello spirito del welfare di Essiliux fin dalla sua fondazione.

Le relazioni industriali partecipative

Inoltre viene ampliato il diritto allo studio, valorizzata la staffetta generazionale e vengono implementate le ferie solidali e i permessi per l’inserimento dei figli in asili nido e scuole materne. Infine l’accordo pone al centro delle relazioni industriali e nel dialogo costruttivo tra gruppo e sindacati il tema della partecipazione e del ruolo dei lavoratori in tutte le sue forme. I segretari generali di Filctem, Femca e Uiltec, Marco Falcinelli, Nora Garofalo e Daniela Piras affermano che «questa intesa dimostra come le relazioni industriali, ad ogni livello, sono l’elemento fondamentale e determinante per governare e migliorare momenti di trasformazione aziendale in un contesto socio-economico complesso come quello in cui ci troviamo, in un momento in cui la famiglia è messa a dura prova e ha bisogno di recuperare spazi».

* Il seguente articolo è stato pubblicato su Ilsole24ore.com, il 1 dicembre 2023

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