Interrogazione su finanziamenti agevolati fringe benefit e reddito mutui – La risposta del Governo
In Commissione Finanze alla Camera è pervenuta la risposta del Governo all’interrogazione 5-01426 Merola (PD) sulla determinazione del reddito con riferimento ai finanziamenti a tasso agevolato ai dipendenti rientranti nella categoria dei fringe benefit.
La Sottosegretaria Sandra Savino, delegata a rispondere, dopo aver riepilogato brevemente la normativa vigente in materia, ovvero l’articolo 40 del DL Lavoro per l’innalzamento della soglia esente dei fringe benefit a 3000 euro per i dipendenti con figli a carico e, per quanto attiene ai mutui concessi ai dipendenti, l’articolo 51 comma 4 lettera b) del TUIR, ha confermato che nell’attuale congiuntura economica la concessione di un tasso fisso non rispecchia il regime di vantaggio di cui potrebbero godere i dipendenti che ne hanno usufruito.
Ha inoltre ricordato che in attuazione dell’articolo 5 comma 1 lettera e) della Legge di Delega al Governo per la Riforma Fiscale, l’Esecutivo interverrà per una revisione delle disposizioni riguardanti somme e valori esclusi dalla formazione del reddito, anche al fine di risolvere le criticità riguardanti le disparità tasso fisso/tasso variabile nella concessione dei finanziamenti concessi in forma di fringe benefit.